noleggio gommoni ed escursioni con conducente nel fantastico Golfo di Orosei
La mattina prima della consegna del gommone il nostro personale provvede ad una spiegazione esaustiva sull'utilizzo dell'imbarcazione e sulle regole da seguire durante la giornata. Il primo consiglio che diamo è legato all'orientamento ad Est del nostro golfo, per questo motivo le spiagge del tratto compreso tra Cala Biriola e Cala Goloritzè con le pareti a picco alle spalle, sono al sole fino al massimo alle 14.30. Per godere dei colori cristallini delle acque raccomandiamo quindi di raggiungere, navigando sottocosta, la parte più a Sud del Golfo per poi fare tappa lungo la navigazione di rientro presso le spiagge di Cala Sisine e Cala Luna che avendo la Codula (il letto del fiume) nella parte retrostante, rimangono assolate fino alle ore 17.00 circa.
Il tratto compreso tra il porto di Cala Gonone e Goloritzè non presenta secche o scogli affioranti a meno di 100 metri dalla costa, per questo motivo, rispettando le indicazioni date, potrete trascorrere una giornata in piena sicurezza e relax.
La grotta del Bue Marino, prende il nome dalla foca monaca che “abitava” qui fino agli anni Ottanta e che dai sardi veniva chiamato appunto bue marino.
La grotta è suddivisa in due rami. Il ramo sud, attrezzato per essere visitato, è formato da un'ampia galleria, in cui l'acqua del mare entra a formare numerosi laghetti dalle acque limpide. Durante tutto il percorso è possibile ammirare stalattiti e stalagmiti di diverse tonalità, che grazie ai giochi di luce offrono uno spettacolo cromatico di rara bellezza. La visita complessiva dura circa un orai e si conclude, per quanto riguarda il ramo sud, nella Spiaggia delle Foche, dove la foca monaca partoriva i suoi cuccioli. All’ingresso del ramo sud si possono ammirare i petroglifi, graffiti risalenti al neolitico, una serie di figure umane stilizzate che danzano intorno a bassorilievi che si ipotizza rappresentino il sole.
Si tratta della più famosa caletta del Golfo di Orosei. Settecento metri di spiaggia e un mare dai bellissimi riflessi color azzurro che si intrecciano con il verde della vegetazione, un bosco di oleandri che circonda tutta la spiaggia e del laghetto di acqua dolce alle sue spalle.
È affiancata da ripide pareti di roccia calcarea in cui si aprono sei ampie grotte dove è possibile trovare riparo dalla calura estiva. Il basso fondale la rende meta ideale anche per i bambini. Dietro la spiaggia si trova un centro ristoro.
Il suo vero nome è is pùligi de nie (le pulci di neve) per i sassolini tondi, bianchi e rosa, misti alla sabbia, che la compongono. Cala Mariolu, nel territorio di Baunei, deve il nome alla leggenda sulla foca monaca che ‘rubava’ il pescato dalle reti dei pescatori provenienti da Ponza ma stabilitisi a Cala Gonone, che nel loro dialetto la definivano il mariolo (il ladro).
Il suo panorama colpisce per le tonalità infinite di blu, verde smeraldo e azzurro e per i sassolini che sembrano fiocchi di neve. La falesia che la circonda raggiunge i 500 metri di altezza e cade a picco sull’acqua, rendendo Cala Mariolu accessibile da terra solo attraverso un impegnativo trekking (per esperti) in mezzo a fitta macchia mediterranea.
La società Lampu collabora con la Cooperativa Ghivine del G.r.a. che organizza escursioni ambientali nel Supramonte.
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